FRITTELLE di MELE e Dolci Ricordi del passato
Ho conosciuto Elisa del blog Il Fior di Cappero a Dicembre 2014, al Raduno de Le Bloggalline (qui il mio post).
Enrica, del blog Coccola Time, ancora non l’ho incontrata, anche se ci separano solo 30 minuti di auto!
Per partecipare la loro contest BENVEVUTI a VILLA VILLACOLLE ho letto per la prima volta il libro Pippi Calzelunghe, della scrittrice svedese Astrid Lindgren.
Da bambina seguivo le avventure della coraggiosissima bambina svedese in tv. Mi piaceva tantissimo!
Io non avevo certo la sua forza, e neppure il suo coraggio. La ammiravo molto, da bambina, anche se non mi passava neppur lontanamente in testa di imitarla!
Per il mio carattere ricordavo più Annika che Pippi Calzelunghe … anche se l’aspetto poteva ingannare! Anch’io come lei avevo tante lentiggini e capelli rossicci: i suoi erano lisci e raccolti in due inimitabili trecce,i miei capelli erano ricci, indisciplinati (come ancora oggi!) e spesso raccolti in code.
Quando ho letto il libro per partecipare al contest ho scoperto che Pippi Calzelunghe adora cucinare e banchettare, proprio come me adesso!
Ogni momento, per lei come per me, è buono per mettersi a tavola e festeggiare mangiando! La adoro! forse oggi più di allora!
Pensando al tema del Contest di Elisa ed Enrica non ho avuto dubbi, la mia ricetta sarebbe stata FRITTELLE di MELE.
Le frittelle di mele sono “cucinate” da Pippi Calzelunghe nel libro:
“Tommy ed Annika… se invece pioveva, erano costretti a rimanere in casa, ma nemmeno così si annoiavano. Si potevano ammirare i begli oggetti racchiusi nel comò di Pippi, oppure stare a sedere di faccia al forno a osservare Pippi che impastava le frittelle o friggeva le mele, oppure arrampicarsi sul cassone delle legna per ascoltare le mirabolanti avventure di quando Pippi andava ancora per mare”.
(estratto da pagina 127/8 di Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren © 1988 Adriano Salani Editore srl - Firenze ).
Le frittelle di mele non fanno parte dei miei ricordi d’infanzia o della tradizione della mia zona o della mia famiglia.
A me ricordano soprattutto il bel periodo in cui ho vissuto a Monaco di Baviera come Ragazza alla Pari quando Cornelia, la signora che mi ospitava a casa sua, le cucinava spessissimo. Con Cornelia facevamo lunghe chiacchierate, soprattutto la sera, dopo cena, sorseggiando thé e mangiando dolci!
Ingredienti:
-2 mele granny smith
-succo di 1/2 limone
-un pizzico di cannella in polvere
per la pastella:
-120 gr di farina 00
-2 uova
-sale
-50 gr di zucchero semolato
-3 cucchiai di brandy (oppure Calvados *leggi sotto)
-1 cucchiaio di succo d’arancia
-1/2 cucchiaino di cannella in polvere
-1 bicchiere di latte intero
per la cottura:
-olio di semi
per guarnire:
-zucchero a velo vanigliato
Sbucciare le mele, togliere i semi centrali con l’apposito toglitorsolo, tagliarle a rondelle dello spessore di poco più di 1/2 cm che poi dividerete in due.
Cospargere i pezzi di mela ottenuti con succo di limone, spolverarli con un pizzico di cannella in polvere e lasciarli riposare per 5/10 minuti, giusto il tempo di preparare la pastella.
Per la pastella versare la farina in una ciotola, aggiungere il brandy, il latte, il succo d’arancia e mischiare fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungere poi i tuorli d’uovo, una presa di sale e la cannella in polvere.
A parte montarle a neve fermissima le chiare d’uovo con lo zucchero e aggiungerle poi al resto del composto, facendo attenzione a non smontarle.
Portare ad ebollizione l’olio e cuocere le mele per pochi minuti dopo averle immerse nella pastella. Una volta cotte cospargere le frittelle di mele con zucchero a velo vanigliato.
D’obbligo leccarsi le dita!
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Suggerimenti da La Cantina Pinta Enoteca
Franco suggerisce di sostituire il Brandy con il Calvados per la preparazione delle Frittelle di mele. Il Calvados è un’acquavite di sidro (leggi “vino di mele”) prodotta nella parte a nord della Francia (Normandia) derivata dalla distillazione del succo fermentato di più varietà di mele (per maggiori info leggi qui e qui).
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Per un piatto non molto dolce e, anzi, un poco asprino dovuto alle mele, Franco abbinerebbe il SERENADE CASTEL GOVANELLI MOSCATO GIALLO PASSITO – CALDAROper un abbinamento anche territoriale visto che il vino passito proviene dalle zone dove vengono prodotte le mele e in ogni caso esalta anche il gusto del piatto.In vendita presso La Cantina Pinta Enoteca al prezzo di 30,50 Euro.nEcco il link per acquistarlo on line.
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“Con questa ricetta partecipo al contest di Coccola Time e Il fior di cappero”
A presto.
Giuseppina Buti